La scelta di periti indipendenti e competenti in tema di responsabilità sanitaria

La scelta di periti indipendenti e competenti in tema di responsabilità sanitaria

Il percorso intrapreso da CSM, FNOMCeO e CNF – che si auspica essere un progetto pilota per le altre professioni sanitarie, e Fnovi è già stata coinvolta - realizza quella che è definita soft law ovvero non norme ma indicazioni del CSM per l’armonizzazione delle attività di selezione dei CTU e periti in tutti i tribunali in Italia.
Obiettivo: maggiore tranquillità nella selezione dei CTU e periti da parte dei magistrati in base all’art. Art. 15 Nomina dei consulenti tecnici d'ufficio e dei periti nei giudizi di responsabilità sanitaria della LEGGE 8 marzo 2017, n. 24 Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché' in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. Valorizzare e dare contenuto alla “specifica e pratica conoscenza di quanto oggetto del procedimento”.
Si è svolta a Roma lo scorso 22 giugno 2018 la terza sessione del convegno Verso il Codice dell’Organizzazione degli uffici giudiziari organizzato da Consiglio Superiore della Magistratura dedicata a La scelta di periti indipendenti e competenti in tema di responsabilità sanitaria, introdotta e coordinata dal Cons. Renato Balduzzi - Componente Settima Comm. con la partecipazione di Claudio Carlo Viazzi già Presidente del Tribunale di Genova, Filippo Anelli Presidente FNOMCeO e Andrea Mascherin Presidente del Consiglio Nazionale Forense.
Dagli interventi dei relatori e dalle domande dei partecipanti sono emersi alcuni punti:
Aumento del peso processuale delle prove scientifiche nell’accertamento delle responsabilità sanitarie
Necessità di innalzare gli standard conoscenza e competenza affinché il sistema possa funzionare
Processo a cascata che coinvolge CSM/CNF e Federazioni degli Ordini >>>>livello locale Tribunali e Ordini per formazione e armonizzazione criteri per l’iscrizione all’Albo dei CTU
Necessità di individuare compensi adeguati – “altrimenti non chiediamoci perché solo la difesa ha esperti di peso…” – riconoscendo maggiore rispetto alle professionalità
Necessità di formazione interdisciplinare: i medici legali devono avere basi delle procedure legali, i magistrati basi scientifiche: rispetto ma anche comprensione dei ruoli. Professionisti diversamente competenti come li ha definiti il presidente CNF
Il medico legale non può essere un tuttologo
Necessità di superare la banalizzazione del nesso casuale
Comuni e consolidate conoscenze devono essere considerate un obiettivo.
È stato precisato che non si tratta di “riempire” gli albi dei CTU ma di realizzare un albo dove siano iscritti i professionisti necessari e realmente competenti.
Come ha detto Claudio Carlo Viazzi la finalità non è quella di scrivere sui biglietti da visita “perito del Tribunale” ma rendere efficace il procedimento. Anelli ha ricordato i contenuti dei fascicoli personali dei medici legali e la necessità di coinvolgere le associazioni scientifiche perché oltre alle specializzazioni ci sono ambiti particolari della medicina